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Our history

L’Azienda nacque nel 1870 quando Tommaso Rondelli decise di impiantare i primi vigneti di rossese di Dolceacqua,  vitigno esclusivo dell’estremo ponente ligure, in una regione dalla terra bianca, detta Terre Bianche. 

 

I fratelli Claudio e Paolo Rondelli, e Franco Laconi sono protagonisti dell’ampliamento aziendale negli anni 1980 – 1998 che ha consentito non solo un ulteriore e consistente aumento di produzione, sia quantitativo che qualitativo, ma anche l’ideale completamento dell’attività agricola con l’agriturismo.

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Nel 1992 Terre Bianche è stata insignita della Medaglia Cangrande dal Mìnistro dell'Agricoltura  per il 'contributo allo sviluppo della viticoltura italiana'.

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Dalla fine degli anni novanta Filippo ha sostituito il padre Claudio affiancandosi a Paolo e Franco nella conduzione dell’azienda. Da allora si è ulteriormente accresciuta la qualità dei vini, che sono arrivati ad ottenere i più importanti riconoscimenti.

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Nel 2024 Filippo viene riconosciuto 'Accademico Corrispondente' presso l'Accademia della Vite e del Vino (AIVV), a Firenze. 

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Nel 2024 Filippo riceve il riconoscimento di 'Viticoltore Etico', conferito dall' Assessore all'Agricoltura della Regione Liguria.

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Più di 2500 anni di Storia

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700 a.C.

I Liguri costruiscono un castellaro nella zona di Arcagna, sull’attuale cima Aurin. Il castellaro aveva funzione di osservatorio e di difesa, all’interno era possibile ospitare le greggi e coltivare piccole porzioni di terreno.

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600 a.C. 

I Greci fondano la colonia di Massalia (i.e. Marsiglia), iniziano gli scambi commerciali con i Liguri. Portano la coltura della vite e le tecniche di coltivazione a sostegno inerte (il termine ‘scarassa’ in dialetto ligure, con cui viene indicato tuttora il palo di sostegno della vigna, deriva sicuramente dal greco antico ‘caràs’, sostegno per vigna, appunto).

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100 a.C./400 d.C.

I Romani colonizzano i Liguri. La famiglia romana Aurinia gestisce latifondi agricoli nella vallata di Dolceacqua: Tramontina, la Colla ed Arcagna erano tra i loro possedimenti. La zona di Terre Bianche è già utilizzata come cava di materiale da impasto per tegole e laterizi.

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600/1000

Avvicendamento di Bizantini, Longobardi e Saraceni. I conflitti religiosi sconvolgono la vallata di Dolceacqua. I Sovrani Carolingi infine assicurano la pace e diffondono la religione cristiana. La riforma religiosa viene applicata principalmente dal monachesimo dei Benedettini, e porta con sé l’introduzione della specializzazione agricola e delle colture intensive.

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1151

Monaci Benedettini della Regola Mista, dall’abazia di Novalesa, costruiscono il Monastero di S.Maria a Dolceacqua; tra i loro possedimenti agricoli figurano le zone Crosa, Butin, Arcagna, Auriveu, Borgu Novu. L’agricoltura della vallata cambia radicalmente. L’olivo entra prepotentemente nell’agricoltura locale.

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1260

La regione di Terra Blanca (i.e. Terre Bianche) è già coltivata dalle famiglie Alemanno e Macarius.

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1523

Già noti i vini ‘vermigli’ o ‘rocensi’ di Dolceacqua.

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1742/1748

La vallata di Dolceacqua è coinvolta nella guerra di successione austriaca. L’attività agricola è sconvolta dalla guerra.

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1817/1839

Il rossese di Dolceacqua è nominato nella ‘Pomona Italiana’, di G.Gallesio.

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1870

La famiglia Rondelli pianta a Terre Bianche la prima vigna di rossese di Dolceacqua.

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1885

La fillossera giunge a Dolceacqua.

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1901

Mario Calvino, agronomo (e padre del celebre Italo), si attiva per introdurre il portainnesto americano sulle varietà di vite locali. Una svolta per la viticoltura della regione.

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1972

Dopo un progressivo abbandono della viticoltura nel dopoguerra, la rinascita: il Rossese di Dolceacqua diventa la prima D.O.C. di Liguria.

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